#ThrowbackThursday – Messerschmitt Me 323

STORIA
Tutti noi, bene o male, conosciamo la storia della seconda guerra mondiale e la pazzia del dittatore tedesco. Pochi però sono a conoscenza di un particolare della guerra molto interessante. La Germania nazista, durante il conflitto, poté vantarsi di un grande primato: il Messerschmitt Me 323 Gigant, il più grande aereo della seconda guerra mondiale. Questo gigante dei cieli fu pensato da Hitler per l’operazione “Leone marino”, ovvero l’invasione aerea della Gran Bretagna. Sebbene quando il progetto fu ultimato tale missione venne cancellata, la flotta di ben 200 Me 323 non venne dismessa, ma fu destinata all’invasione in Russia. Nel continente sovietico venne impiegato per rifornire i tedeschi di carri armati, cannoni e intere compagnie della Wehrmacht. L’ultimo impiego di questi giganti fu proprio in Italia, quando a seguito dell’arresto di Mussolini, la Germania si preparò ad attaccare il nostro paese. E’ proprio in Italia che riposa l’unico Me 323 ancora esistente, infatti nei fondali di Caprera vi è, coperto di coralli e detriti, l’ultimo dei giganti cargo tedesco.

TECNICA
L’Me 323 aveva un’apertura alare di 55 metri, con una superficie di 300 metri quadrati. Era spinto da ben 6 motori da 1140 CV l’uno; i motori erano prodotti nella Francia occupata. Poteva trasportare 10000 kg e ben 130 passeggeri. Grazie ai suoi portelli alti ben 3,35 metri era in grado di caricare elementi molto ingombranti come i famosi Panzer tedeschi. Le sue gigantesche dimensioni lo rendevano molto lento e facilmente attaccabile, infatti non raggiungeva i 300 km/h e i suoi movimenti erano piuttosto goffi e prevedibili. Su entrambe le ali era presente una cabina per ospitare un ingegnere di volo, che tuttavia aveva un’importanza marginale in quanto il pilota aveva il potere di scavalcare le loro decisioni per quanto riguardava potenza dei motori e gestione del carburante.

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