#AESASpazio – Lo spazio come risorsa globale: il ruolo dei paesi emergenti nella ricerca

Il 13 ottobre del 2020, i rappresentanti di diversi Paesi da ogni parte del pianeta, inclusa tra gli altri anche l’Italia, firmarono gli accordi che li avrebbero impegnati nel programma Artemis della NASA, il quale porterà nei prossimi anni una coalizione internazionale di astronauti sulla superficie lunare, a replicare la storica impresa americana del ‘69. Parteciperà alla missione anche il settore privato, rappresentato su tutti dalla ormai consolidata presenza di SpaceX, che fornirà i vettori.

Contemporaneamente, l’agenzia spaziale cinese CNSA si sta impegnando da anni per raggiungere per la prima volta con un equipaggio il nostro satellite, realisticamente agli inizi della prossima decade, a testimonianza del ruolo che il Paese del Dragone ormai ricopre nel panorama scientifico mondiale. La russa Roscosmos, inoltre, sarà con ogni probabilità un partner importante per il successo della missione.

Non saranno tuttavia soltanto i Paesi già affermati ad affrontare questa sfida, ma un importante contributo verrà anche da realtà più piccole che compiono i primi passi verso l’ignoto. Dall’Asia centrale al calore del sud America, fino agli angoli più inaspettati del globo, ci sono governi e investitori che scommettono in una futura presenza nell’orbita terrestre.

Uno dei Paesi più rappresentativi di questo fenomeno, l’India, non è nuovo all’esplorazione spaziale. Il primo ed unico cittadino indiano a entrare nell’orbita terrestre fu Rakesh Sharma, come parte di un programma di ricerca scientifica condiviso tra l’agenzia nazionale ISRO e la sovietica Interkosmos. Partì il 2 aprile del 1984 a bordo della Soyuz T-11, che lo portò sulla stazione spaziale Salyut 7.

Sharma non è stato tuttavia il solo a rappresentare il suo Paese nello spazio. Kalpana Chawla, cittadina statunitense ma indiana di nascita, volò per la NASA una prima volta nel 1997, poi una seconda volta nel 2003 a bordo dello shuttle Columbia, in quel tragico incidente che costò la vita a lei e ai suoi compagni. Sunita Williams, nata negli Stati Uniti da una famiglia originaria di Mumbai, ha all’attivo due missioni NASA, rispettivamente nel 2006-2007 e nel 2012.

I piani dell’ISRO per il futuro prossimo prevedono un impegno più diretto e intensivo, comprendente svariate missioni che spaziano dallo studio dell’atmosfera solare nel 2023 (Aditya L-1) al lancio di un satellite intorno a Venere nel 2024 (Shukrayaan-1).

Lo sforzo più audace è di certo quello che coinvolge proprio degli astronauti: le missioni Gaganyaan 1 e 2, precedute da una serie di 17 test, porteranno in orbita l’anno prossimo dei moduli senza equipaggio, per poi culminare nella missione Gaganyaan 3 dove l’anno successivo verrà lanciato nello spazio un equipaggio di tre persone. Le competenze tecnologiche, la selezione dei candidati e il loro addestramento sono resi possibili dalla collaborazione con la Russia, ma la produzione dei mezzi e la logistica delle missioni sono svolte dall’ISRO in modo del tutto autonomo. Si tratterebbe del quarto Paese nella storia a portare degli esseri umani nello spazio, dopo Russia, USA e Cina.

Il Brasile, altra economia di sempre maggior rilievo sul panorama internazionale, ha già compiuto con la sua agenzia AEB uno sforzo non trascurabile nel settore spaziale, benché ancora relativamente esiguo e molto meno indipendente. La tecnologia sviluppata nel Paese comprende una ben fornita varietà di satelliti, razzi e motori.

Dal 1988 il Brasile ha collaborato a più riprese con la Cina nel programma CBERS, volto allo sviluppo di satelliti non militari per l’osservazione terrestre, l’ultimo dei quali (il sesto) servirà a monitorare la foresta amazzonica. Parteciperà inoltre alla missione Artemis, per la quale si occuperà di fornire i rover lunari.

Un solo cittadino brasiliano ha oltrepassato finora l’atmosfera terrestre, il tenente colonnello Marco Pontes, che nel 2006 raggiunse la Stazione Spaziale Internazionale a bordo di un modulo Soyuz partito dal Kazakistan. Pontes salì alla carica di ministro della scienza e tecnologia nel 2019, alla luce della sua carriera come ufficiale militare e come astronauta.

Il Vietnam, che in passato ha già lanciato alcuni satelliti, ha annunciato una strategia che prevede entro il 2030 altri lanci finalizzati allo studio del clima, all’analisi dell’inquinamento, alla mappatura del terreno e ad altre attività con ricadute profonde sul benessere della popolazione.

L’impresa più inaspettata però è forse quella dell’Etiopia, primo Paese africano a lanciare un satellite in orbita, nel 2020, supportato dalla Cina. Anche altri Paesi africani come Angola e Sud Africa, pur non avendo ancora effettuato missioni, hanno mostrato un interesse verso lo spazio, con la fondazione delle rispettive agenzie.

In definitiva, l’interesse per l’esplorazione spaziale cresce di anno in anno senza distinzioni geografiche, e il fenomeno sembra destinato a non arrestarsi. L’incessante e a tratti repentina crescita economica di Paesi che fino ad ora erano stati ai margini permette un apporto concreto di risorse e competenze ai progetti di collaborazione internazionale nel settore. Pur non lasciandoci prendere dall’euforia, si può dire con ben riposto ottimismo che le prospettive verso la conquista dello spazio siano sempre più vicine.


FONTI

https://www.nasa.gov/press-release/nasa-international-partners-advance-cooperation-with-first-signings-of-artemis-accords
https://www.nasa.gov/press-release/as-artemis-moves-forward-nasa-picks-spacex-to-land-next-americans-on-moon
https://www.independent.co.uk/news/world/asia/china-moon-landing-manned-mission-space-exploration-programme-lunar-programme-a7776566.html
https://www.mapsofindia.com/who-is-who/miscellaneous/rakesh-sharma.html
https://www.space.com/17056-kalpana-chawla-biography.html
https://www.nasa.gov/astronauts/biographies/sunita-l-williams/biography
https://www.outlookindia.com/national/india-s-first-human-space-mission-gaganyaan-s-test-flights-scheduled-for-february-2023-all-you-need-to-know-news-232912
https://velc.iiap.res.in
https://www.space.com/india-venus-orbiter-shukrayaan-2024-launch
https://spacenews.com/brazil-joins-artemis-accords/
https://www.reuters.com/article/us-china-space-satellite-idUSKBN1YO0JO
https://www.britannica.com/biography/Marcos-Pontes
https://en.vietnamplus.vn/space-technology-development-in-vietnam-creates-opportunities-and-challenges/207628.vnp
https://africanews.space/2020-in-review-ethiopian-space-program/