Ormai si dà quasi per scontato il rifornimento della ISS di tutti i beni necessari e di nuova componentistica, ma come viene portato tutto il necessario dalla Terra alla ISS? Uno dei più importanti veicoli che svolgono questa funzione è il Cygnus, che altro non è che un veicolo spaziale senza pilota che permette di fare da “sponda” tra la Terra e Stazione Spaziale.
Esso è sostanzialmente composto da 2 sezioni principali: un modulo di servizio di Northrop Grumman e un Modulo Cargo Pressurizzato (PCM) progettato e costruito da Thales Alenia Space-Italia. Il Cygnus con il suo modulo PCM è ad oggi uno dei sistemi cargo più sofisticati, tanto che, a differenza di altri sistemi, permette il carico dei materiali fino a 24 ore prima del lancio, cosa che, in precedenza, richiedeva di essere effettuata almeno 4 giorni prima del decollo.
Il modulo viene tendenzialmente caricato di alimenti ed esperimenti da effettuare in condizioni di microgravità. Non è però insolito trovare al suo interno attrezzi, macchinari o sistemi necessari a riparazioni della ISS o utili all’equipaggio per effettuare esperimenti o per migliorare l’habitat della stazione spaziale orbitante.
Dopo essere stato caricato, il Cygnus viene installato come payload nel vettore Antares. Una volta lanciato e fatto avvicinare alla ISS sarà poi compito degli astronauti allungare il braccio robotico Canadarm2 della stazione spaziale e agganciare il modulo cargo. Si può quindi dire che il Cygnus sia il sostituto del dismesso Space Shuttle per quanto riguarda il carico di merci.
Cygnus viaggerà quindi con la ISS per tutto il tempo necessario all’immagazzinamento di tutti i materiali per poi distaccarsi. Ma se da un lato lo Space Shuttle era in grado di rientrare nell’atmosfera terrestre, non si può dire lo stesso per Cygnus, il quale non ha sistemi che gli consentono il rientro sulla Terra. Che fine farà quindi il modulo dopo il suo distacco dalla ISS?
Ebbene, una volta staccato dalla stazione spaziale, la sua missione è completa solo per il 50%, poiché viene utilizzato per funzioni sperimentali di ogni genere, da test su apparecchiature 5G al rilascio di CubeSat. Nella missione Cygnus NG-11 sono anche stati rilasciati addirittura 70 piccoli satelliti del programma ThinSat.
Il viaggio di Cygnus si conclude inevitabilmente con il rientro verso la Terra e quindi con la distruzione del modulo stesso a contatto con l’atmosfera terrestre.