#AESASpazio – È davvero necessario andare nello spazio per risolvere problemi strettamente legati alla vita sulla Terra?

REV1 sarà la prima vera e propria fabbrica spaziale fluttuante, sulla quale sarà possibile effettuare una vasta gamma di esperimenti in ambito agricolo, farmaceutico, biotecnologico e sullo sviluppo per nuovi materiali che sfruttano le condizioni di microgravità. Analizziamo nel dettaglio le motivazioni che spingono ricerca e sviluppo verso lo Spazio ponendoci dapprima una domanda lecita: “è davvero necessario andare nello Spazio per risolvere problemi strettamente legati alla vita sulla Terra?”

In più di 30 anni di ricerca spaziale è stata dimostrata l’efficacia nei numerosi campi della sperimentazione e produzione in microgravità per le condizioni ad essa legate come ad esempio l’assenza pressoché assoluta di alcuni fenomeni fisici come convezione e sedimentazione. Potremmo generalizzare dicendo che le condizioni impattano su tutti i processi fisici relativi ai cambiamenti di fase, con un conseguente aumento diretto della facilità e dell’efficienza di produzione.

Risulta quindi ben chiara la validità della ricerca spaziale per risolvere problemi terrestri, ma i vantaggi non sono certo finiti qui in quanto non sono da meno i campi agricolo, medico e farmaceutico.

lo studio comportamentale delle piante in ambienti spaziali è di notevole interesse per verificare se alcuni modelli di crescita sono intrinseci o guidati dall’ambiente. La coltivazione delle piante nello spazio le sottopone a stimoli ben diversi da quelli che riceverebbero sulla Terra, come stress ossidativo, radiazioni cosmiche e microgravità. La risposta ad essi si manifesta sottoforma di alterazioni nell’espressione genetica nelle fasi di metabolismo dimostrando che le piante rispondo a livello molecolare alle condizioni di un ambiente spaziale.

La ricerca ha permesso inoltre di ottimizzare le rese al di là di quanto ottenuto in precedenza dai sistemi di coltivazione in serra. Lo studio intensivo dello scambio di gas e delle concentrazioni volatili delle piante in sistemi chiusi ha portato ad una maggiore comprensione della risposta delle piante a livelli estremi di gas come anidride carbonica ed etilene.

In ambito medico, usando il vuoto per creare delle camere bianche, completamente pulite e prive di polvere, i processi di stampa 3D di tessuti organici (o addirittura di interi organi) verrebbero notevolmente facilitati. La cristallizzazione delle proteine in microgravità potrebbe portare un avanzamento incredibile nel loro studio per la scoperta di nuovi medicinali e quindi nella farmaceutica in generale, ottenere gli stessi risultati sarebbe molto più difficile in un laboratorio terrestre.

Un’altra importante ricerca è data dallo studio degli anticorpi monoclonali, la quale potrebbe portare dei cambi radicali nei trattamenti contro disturbi autoimmuni e il cancro. Inoltre, si potrebbe studiare la risposta di componenti biologici alle radiazioni cosmiche in queste particolari condizioni di stress.­

Le condizioni di microgravità sono di notevole interesse nel campo scientifico-tecnologico per le fenomenologie ad esse legate che non sono facilmente osservabili sulla Terra per via dell’elevato campo gravitazionale presente. L’accelerazione del sistema deve essere quanto più simile possibile al valore della gravità terrestre locale per garantire un comportamento dinamico del sistema tanto più assimilabile a quello in condizioni di reale assenza di gravità. Per ottenere ciò si ricorre a sistemi orbitanti lungo traiettorie curve esclusivamente sotto l’azione del campo gravitazionale come piattaforme spaziali o razzi stratosferici. È qui che entra in gioco il nuovo progetto realizzato dalla collaborazione tra Thales Alenia Space e Space Cargo Unlimited con “REV1”, definita la prima fabbrica spaziale.

L’azienda di Thales Alenia Space (responsabile delle sezioni di design, ingegneria e sviluppo del veicolo in questione), è considerata “leader nel campo delle infrastrutture spaziali da ormai quarant’anni” dal CEO e co-fondatore di Space Cargo Unlimited; ha ben ragione di crederlo dato che ad oggi si stima che circa la metà del volume interno alla ISS è stato realizzato da loro (cupola compresa!). inoltre, è attualmente la principale contribuente alla realizzazione del Lunar Gateway ed anche la produttrice dei moduli di cargo pressurizzati ai piedi del Northrop Grumman Cygnus.

Space Cargo Unlimited sarà invece possessore e operatore commerciale di REV1: fondata nel 2014, è una compagnia europea privata e non quotata in borsa operante nella creazione di veicoli spaziali dedicati alla Space Manufacturing, nello specifico in condizioni di microgravità. Nelle sue attuali intenzioni vi è quella di poter operare con una flotta autonoma di veicoli cargo in grado di poter viaggiare dalla Terra per poter sfruttare le condizioni della microgravità per fini commerciali

Per la costruzione di REV1 aprirà una nuova sede a Torino inserendosi così nell’ambiente aerospaziale locale con l’obbiettivo ulteriore di realizzare un vero e proprio “Space Garage” per poter mantenere, riparare e revisionare in generale i nuovi veicoli spaziali.

Il lancio del primo veicolo, previsto per il 2025, sarà dotato di nuovi sistemi adattati alla missione, la quale si svolgerà principalmente in un’orbita equatoriale con un riutilizzo per venti missioni in totale della durata di circa due o tre mesi

In conclusione, risulta chiaro come la missione REV1 potrebbe portare un potenziale immenso per l’industria nei vari settori, sia per innovazione e ottimizzazione delle performance, che per la ricerca, fornendo soluzioni ancora inimmaginabili per l’uomo al giorno d’oggi. La partnership stessa riflette gli approcci “Nuovo Spazio” e “Space for Life” di Thales Alenia Space: il primo si incentra sul creare nuove sinergie (anche con start-ups) per offrire nuove soluzioni, il secondo punta i riflettori sul rendere la vita migliore e più sostenibile sulla Terra grazie allo Spazio.

                                                                                                                                                                                         A CURA DI
Fabrizio David Previti


FONTI
https://www.treccani.it/enciclopedia/microgravita/
https://www.thalesgroup.com/en/worldwide/space/press_release/space-cargo-unlimited-and-thales-alenia-space-unveil-details-their
https://space-cu.com/
https://www.tag24.it/422498-ecco-rev1-la-prima-fabbrica-spaziale-orbitante/
https://it.wikipedia.org/wiki/Astrobotanica