In questi giorni, alzando gli occhi al cielo, ci rattristiamo nel guardare con crescente disprezzo il noioso e monocromatico soffitto che ci sovrasta; “conserva uno stralcio di cielo nel tuo cuore!” lessi da piccolo e ora tale ‘stralcio’ ci manca così tanto. Seppur a Torino con un velo di smog perché particolarmente timido, il cielo non sempre è sereno, anzi.
Nella storia si è trovato ad ospitare diverse tonalità di colore, come inquinamento, guerre e gas tossici per citare alcune tra le più orrende sfumature; ma non sono questi i colori di cui abbiam bisogno di sentir parlare oggigiorno.
Spesso il cielo ci regala raggi di Sole insperati, danze di volatili ed emozioni legate ai velivoli che tanto ammiriamo.
Che siano da trasporto o militari, ce ne sono sempre di nuovi e con tecnologie sempre più all’avanguardia. I droni ad esempio sono stata un’invenzione degna di nota e piena di potenziale sotto diversi aspetti.
Essi sono passati da applicazioni esclusivamente militari a scopi che riguardano una vasta gamma di settori: agricoltura, gestione delle catastrofi, aiuti umanitari, trasporto e consegna di medicinali. L’uso dei droni ha innescato una rinascita tecnologica e ha notevolmente migliorato la qualità di molte vite. Alcune di esse le ha persino salvate!
Il cielo può essere sereno, certo, ma per alcuni può essere davvero un miracolo.
Ad esempio, nel caso di Swoop Aero, l’uso dei droni ha collegato le comunità più remote alle cure sanitarie di base e alle forniture mediche, il che ha contribuito alla riduzione della disuguaglianza e al raggiungimento dell’assistenza sanitaria universale.
Nel dicembre 2018, Swoop Aero è stata la prima azienda al mondo a fornire un vaccino per immunizzazione tramite droni; mettendoli a disposizione per trasportare tutto il necessario sanitario, una bimba di un mese ha potuto ricevere via drone i vaccini contro epatite e tubercolosi a Cook’s Bay, un villaggio dell’isola di Erromango, un punto di terra immerso nell’Oceano Pacifico. Luoghi raggiungibili solo via mare e dopo ore di viaggio in barca. Come potete immaginare, molti hanno potuto beneficiare di questo servizio, dai bambini alle donne incinte.
Swoop Aero è stata fondata da Eric Peck e John Tepper proprio per sfruttare la tecnologia dei droni in ambito sanitario, con la possibilità di veicolare poco più di due kg di materiale sanitario come i vaccini, ghiaccio e un termometro, quest’ultimo a garanzia che la temperatura rimanga stabile durante il volo.
Il valore aggiunto di questi droni può fare la differenza tra la vita e la morte in aree geografiche non soltanto povere di infrastrutture, ma difficili da raggiungere perfino con le barche.
Nel 2019, Swoop Aero ha condotto operazioni di volo a Vanuatu e nella Repubblica Democratica del Congo, potendo collegare comunità geograficamente remote con forniture e vaccini sanitari essenziali, tutto questo nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria legata ad un focolaio di Ebola.
La flotta di droni Swoop Aero trasportava vaccini, siringhe e medicine in un villaggio congolese di difficile accesso chiamato Widjifake con 6500 residenti. Ogni volo ha consegnato in sicurezza i vaccini impiegando circa 20 minuti, accelerando quello che in genere è un viaggio di tre ore su strada.
Durante i primi 5 giorni Swoop Aero ha condotto 50 voli da e per l’ospedale di Mbandaka, coprendo oltre 2000 km e consegnando due mesi di vaccini e forniture mediche nelle profondità della foresta equatoriale.
Il sito di decollo di Mbandaka è il primo porto per droni nella Repubblica Democratica del Congo approvato da un’autorità per l’aviazione civile nell’Africa centrale e occidentale.
I droni di Swoop Aero possono superare i 150 metri di altezza e viaggiare a oltre 90 km/h. Tali velivoli si sono evoluti giorno dopo giorno dall’inizio della loro missione, arrivando ad essere quasi interamente realizzati tramite stampaggio 3D; inoltre possono essere governati da qualsiasi punto nel mondo perché collegati all’Iridium Satellite Network.
Come se non bastasse l’organizzazione ha persino pensato alla formazione di piloti ad hoc tra il personale sanitario e le popolazioni che vivono in queste zone remote, le quali tramite applicazioni (alcune dotate di realtà aumentata) e con il necessario ausilio di joypad possono contribuire alle analisi attraverso l’ottimizzazione delle due vie aeree, comportando sia l’invio di vaccini al centro sanitario remoto, sia il ritorno di campioni di sangue/o di urina in laboratori di patologia centrali.
“Siamo orgogliosi ed entusiasti di poter dimostrare al mondo che anche i sogni più impensabili possono essere realizzati. Abbiamo fatto un altro passo verso l’accesso equo all’assistenza sanitaria”, afferma Eric Peck, CEO di Swoop Aero.
Cosa possiamo aggiungere in un periodo come quello che stiamo vivendo?
Ci auguriamo di non smettere mai di alzare gli occhi al cielo, perchè quest’ultimo può regalarci in ogni momento una splendida sorpresa.