Immaginate di modificare un elicottero pesante della guerra del Vietnam, di volerne migliorare le capacità belliche a tal punto da sottilineare l’upgrade anche nel nome. Ecco che sotto ai vostri occhi vedete nascere uno dei velivoli migliori che possiate concepire, il Sikorsky CH-53E Super Stallion.
Un giorno entra nel vostro ufficio un generale degli United States Marine Corps che vi chiede un velivolo “heavy-lift”, capace anche di operare a lungo raggio, in grado di poter trasportare truppe ed essere di supporto con armamenti pesanti.
Accettate la richiesta, in fondo siete il CEO della Sikorsky, avete già fornito ai corpi armati statunitensi elicotteri di vario genere, da quelli leggeri a quelli pesanti, ma rimanete dubbiosi se iniziare da zero un nuovo progetto oppure cercar di migliorare un velivolo già esistente, ed ecco che andate a vedere quali tra quelli della guerra del Vietnam , da poco conclusa, possa soddisfare le specifiche richieste.
Dopo svariate ricerche date l’ordine di modificare il CH-53 Sea Stallion… passano gli anni, è il 1981, vedete il frutto delle modifiche apportate dal team di ingegneri assegnati a questo progetto.
La definizione di “ heavy-lift “ è appropriata, il CH-53E Super Stallion ha una struttura di grandi dimensioni, ma nonostante ciò sapete che la sua aerodinamica è ottima, inoltre grazie ai suoni motori riesce a soddisfare i requisiti di potenza richiesti dalla sua massa.
Potenza fornita da ben 3 motori General Electric T64-GE-416/416A che portano il Sikorsky a una velocità massima di 315 km/h.
Consci del fatto che questo elicottero possa trasportare 55 persone, con un carico massimo di 13,5 tonnellate se adibito al trasporto merci e armamenti, cercate di far avere al Sikorsky un basso numero di persone nell’equipaggio (con un minimo di 3 persone). La cabina di pilotaggio poi è equipaggiata con un sistema automatico di controllo del volo Hamilton Sundstrand che porta notevoli migliorie rispetto a quello precedentemente installato sulla versione del CH-53 della guerra del Vietnam.
Al di fuori delle capacità di trasporto volete essere anche sicuri che il velivolo possa operare a lunga distanza, i vostri ingegneri sostengono che arrivi a circa 2 075 km con un’altitudine massima raggiungibile di 5 640 m e un rateo di salita pari a 762 m/min.
Soddisfatti di questi numeri volete essere sicuri di altre caratteristiche dell’elicottero, quindi chiedete all’ingegnere capo, il quale vi inizia a dire che dei 3 motori del velivolo, 2 sono posti nelle gondole esterne del velivolo mentre l’ultimo è posto nella parte superiore della fusoliera.
Continuando la spiegazione, aggiunge che il motori fanno muovere il rotore principale che possiede ben 7 pale, mentre per il rotore secondario sono state pensate 4 pale.
Infine fate un giro dal capo armamenti, che entusiasta vi annuncia le due mitriagliatrici pesanti montati sul Sikorsky, 2 x 12.7mm XM218 heavy e 1 x GAU-21 (M3M), il sistema di avvertimento antimissilistico ATK AN/AAR-47.
Ripensando al risultato finale ne rimanete compiaciuti, ma volete strafare e rendere questo velivolo unico nel suo genere, dando la possibilità di rifornimento in volo sapete con certezza che la richiesta del generale sarà portata a termine con successo.