#AeroAESA – Il tramonto dei Giganti

Ormai da molti anni, i cieli di tutto il mondo ospitano velivoli di ogni tipologia, e sono stati spettatori del grande orgoglio di uomini e donne che ne sono stati gli artefici. Con l’avanzare dello sviluppo, nuove tecnologie sono state sperimentate e applicate in svariati settori, tra cui, immancabilmente, quello aeronautico. Da qualche tempo a questa parte, le esigenze commerciali dell’aviazione civile, legate ad uno straordinario incremento del numero di passeggeri desiderosi o doverosi di viaggiare, hanno portato con sé soluzioni “extra-large”. I giganti dei cieli, fin da quando sono “apparsi”, hanno destato curiosità e ammirazione, tanto da tappezzare le pareti di molti appassionati. Furono infatti velivoli così avveniristici da entrare nel cuore degli amanti del volo.  Il primo tra i grandi è senza dubbio il Boeing 747, l’autentico jumbo-jet. Levatosi in volo per la prima volta nel 1969, ed entrato in servizio l’anno successivo, il 747 ha mantenuto per più di trent’anni il record mondiale di capacità di passeggeri trasportati (più di 520 in configurazione a due classi). È stato utilizzato non solo come aereo civile, ma anche come velivolo a scopo militare e per il trasporto merci (cargo), grazie ovviamente alle sue grandi dimensioni: ha una lunghezza di circa 76m, con un’apertura alare di oltre 68m (valori che variano a seconda del modello). Diverse furono le compagnie aeree che ne chiesero la produzione per arricchire la propria flotta, e tra esse, ricordiamo specialmente British Airways, alla quale sono stati consegnati più di cento esemplari.

Tuttavia, proprio la British, nel 2020 ha annunciato: «È improbabile che la nostra magnifica regina dei cieli possa essere nuovamente utilizzata da British Airways, tenuto conto della recessione causata dalla pandemia di covid-19». Ebbene sì, a causa del crollo del traffico aereo per l’emergenza sanitaria del coronavirus, sono stati accelerati processi già in atto, e in questo caso il pensionamento dei magnifici jumbo. Infatti, nel periodo di maggior stallo durante la pandemia, i dati di Airports Council International (ACI) World rivelano che il traffico globale dei passeggeri è diminuito di oltre l’85 per cento (toccando punte del 90 per cento nei periodi più bui). A questo si aggiunge anche la crescente consapevolezza dell’inquinamento degli aerei, di cui i jumbo ne sono purtroppo per buona parte responsabili. In terzo luogo, negli ultimi anni un gran numero di b-747 è rimasto parcheggiato sull’asfalto di vari aeroporti, in quanto aerei di questo tipo devono viaggiare al massimo della capienza per poter essere economicamente sostenibili. Seguendo lo stesso sentiero, anche altre grandi compagnie aeree, (come Qantas), hanno preso le medesime decisioni riguardo il destino del 747, tanto che il Ceo del colosso aeronautico americano, la Boeing, ha annunciato: «Viste le attuali dinamiche e prospettive del mercato, nel 2022 interromperemo la produzione dell’iconico 747“.

Qualche decennio dopo la regina dei cieli, un altro maestoso colosso, circa 13 anni fa, ha solcato per la prima volta i cieli del mondo: l’Airbus A380, un aereo addirittura troppo grande per molti aeroporti che, infatti, si sono dovuti adeguare per poterlo accogliere. Con un’apertura alare di circa 80 m, e un’altezza di 24 m, questo gigante detiene il primato per numero massimo di passeggeri: oltre 610 nella versione a due classi. Fin da quando venne presentato al mondo nel 2005, (mentre il primo fu consegnato alla Singapore Airlines due anni dopo), divenne una sorta di contendente nei confronti del b747, oltreché un’icona per la sua configurazione a doppio ponte. Due velivoli tanto diversi quanto simili, oggetto di tanta ammirazione da parte di grandi e piccini, in tutti quei finali pista di ogni aeroporto in cui siano mai atterrati.

Ebbene, ora la maggior parte delle compagnie che possiedono questo grande airbus stanno pensando di lasciarlo definitivamente a terra. Air France ha annunciato da poco che il fermo provvisorio dei suoi nove A380, dovuto al crollo del numero di voli in tempo di pandemia, diventerà permanente, anticipando di due anni la data di pensionamento della flotta. Lufthansa, a sua volta, intende diminuire il numero dei suoi giganti attivi. Proprio come il 747, anche questo jumbo ha bisogno di volare a capienza massima per poter essere vantaggioso da un punto di vista economico.

A fronte della scarsa domanda, Airbus già nel 2019 aveva annunciato di voler terminare la produzione di A380 entro il 2022, e purtroppo la pandemia, e la conseguente crisi dell’aviazione civile, non hanno fatto altro che accelerare il processo. Le proiezioni fatte da gruppi industriali e compagnie mostrano che la domanda di trasporto aereo nei prossimi due anni si manterrà probabilmente al di sotto dei livelli del 2019, ponendo i velivoli ad alta capacità in fondo alla lista delle priorità. Alla luce di ciò, l’Airbus è consapevole di non riuscire a recuperare interamente quanto investito in questo progetto (circa 25 miliardi), e da qui deriva la decisione presa. Quindi, nonostante per l’A380 non sia arrivata del tutto la fine, il suo futuro appare largamente già segnato.

Concludendo, sappiamo bene che nell’ambito commerciale, e quindi anche nell’aviazione civile, spesso non vive ciò che è “bello”, ma ciò che risulta funzionale e profittevole, e quel che non lo è, o si evolve per esserlo o scompare per sempre. Ci stiamo muovendo verso un futuro particolare, verso velivoli sempre più tecnologici, silenziosi, e anche più ecosostenibili, aerei che quindi rispondono ad esigenze differenti, percorrendo corsie distinte, sebbene la strada sia la stessa. Ciò è obiettivamente un bene, il quale comporta però che si accettino difficili compromessi. In tal caso, questi giganti dell’aviazione rimarranno nella storia con i loro grandi numeri, ma sono e saranno anche un trampolino di lancio per nuove donne e uomini ricchi di idee e potenzialità, pronti a fare ancora di meglio, e spinti dalla stessa grande passione che li accomuna: volare e far volare!


Fonti:
https://www.linkiesta.it/2020/07/e-finita-lepoca-degli-aerei-extra-large/
https://euractiv.it/section/economia-e-sociale/news/airbus-a380-il-covid-19-decreta-la-fine-del-gigante-dei-cieli/
https://www.theflightclub.it/2020/09/addio-a380-air-france-pensiona-il-super-jumbo-mentre-qantas-li-parcheggia-fino-al-2022/

Fonti immagini:
https://www.linkiesta.it/2020/07/e-finita-lepoca-degli-aerei-extra-large/
https://www.corriere.it/cronache/19_febbraio_14/lenta-agonia-dell-airbus-a380-l-aereo-che-ha-portato-lusso-cieli-1f69bd88-30a2-11e9-8a87-b19e5ce8112e.shtml