Per sostituire l’ormai obsoleto CH-37 Mojave, l’esercito degli Stati Uniti emanò un bando per un nuovo elicottero da trasporto pesante dotato di motori a turbina, a differenza del precursore che equipaggiava ancora pesanti e poco potenti motori a pistoni. I risultati di questo progetto si concretizzarono nel 1962, quando il nuovo elicottero entrò in servizio con il nome di CH-47, detto “Chinook”.
Il CH-47 è un elicottero di grandi dimensioni, proporzionate al carico che esso deve trasportare: le versioni più recenti del Chinook possono portare fino a 11 tonnellate di materiale oppure fino a 55 soldati in equipaggiamento da battaglia. Il carico può essere alloggiato nella spaziosa stiva interna, facilmente accessibile mediante una rampa posteriore per facilitare le operazioni di carico/scarico, oppure sollevato esternamente mediante un sistema a tre corde: celebri sono le immagini in cui si vede un CH-47 sollevare obici di artiglieria e trasportarli dove necessario. Di fatto, nella guerra in Vietnam il Chinook si rivelò talmente importante nel suo ruolo di trasporto di materiali ed equipaggiamento che raramente venne utilizzato per il trasporto di truppe armate, tranne quando era impiegato per il soccorso di soldati feriti.
Un’altra peculiarità del Chinook sono i due rotori in tandem: questa configurazione permette di generare più spinta direttamente verso l’alto, senza la necessità di installare un rotore di coda, e di conseguenza rende il CH-47 in grado di sollevare carichi molto pesanti. Nonostante le grandi dimensioni, le caratteristiche di questo elicottero lo rendono uno dei più veloci, con velocità massime che superano i 300 km/h. I rotori sono di tipo completamente articolato, ognuno con tre pale in materiale composito.
Per difendersi dal fuoco nemico, il Chinook può montare fino a tre mitragliatrici calibro .50, due negli sportelli laterali e una sulla rampa di carico. Il suo ruolo principale rimane comunque quello di trasporto, ma durante la guerra del Vietnam quattro Chinook vennero convertiti in ACH-47 tramite l’installazione di numerosi armamenti e una corazza più resistente per essere usati come elicotteri d’attacco; il progetto ebbe scarso successo, nonostante le buone performance, soprattutto per via dei costi esorbitanti di manutenzione.
Il CH-47 è stato impiegato in tutti i maggiori conflitti dagli anni ’60 ai giorni nostri. Fondamentali sono le sue performance ad alta quota, dove altri elicotteri perdono gran parte della loro capacità di carico: durante la guerra in Afghanistan, dove il terreno è brullo e montuoso, il Chinook era l’unico in grado di trasportare truppe ad altitudini elevate.
Il successo del CH-47 non è solo limitato all’esercito statunitense, ma esso è stato esportato in numerose nazioni tra cui l’Italia, l’Inghilterra, l’Iran e la Turchia. Curiosamente, nel 1982 ha partecipato alla guerra delle Falkland sotto le insegne di entrambe le parti in conflitto, ovvero Regno Unito e Argentina, che ne dispiegarono due ciascuno.
Il CH-47 non è impiegato solo in ambito bellico, ma svolge anche un ruolo importante nell’uso civile, con compiti che vanno dal supporto alle costruzioni all’attività anti-incendio; è stata sviluppata anche una versione civile del CH-47, ovvero il Boeing Vertol 234.
Tramite continui aggiornamenti, la vita operativa del Chinook è stata estesa considerevolmente. Le versioni sono molte, ma i più importanti cambiamenti avvennero con la versione “D” degli anni ’80, che introdusse motori più potenti e avionica migliorata, e con la versione “F” dei primi anni 2000; quest’ultima in particolare è la versione principalmente utilizzata dall’esercito italiano ed è dotata di controlli fly-by-wire e cockpit digitale.