#AeroAESA – Il Bell HU-1 Iroquois

Un rombo, ritmato ed assordante, quasi una cavalcata, si avvicina velocemente; un povero contadino Vietnamita inizia a scorgere la causa di tutto quel rumore, uno squadrone di elicotteri è in procinto di raggiungere il suo villaggio…
La scena tratta da Apocalypse Now rappresenta un episodio della guerra del Vietnam, conflitto dove gli Stati Uniti iniziarono ad usare gli elicotteri; considerato un “angelo di misericordia” dai soldati americani esposti al fuoco dei Viet Cong e dell’esercito Nord Vietnamita, il Bell HU-1 Iroquois venne soprannominato amichevolmente “Huey”.
Dopo averli sperimentati nella guerra di Corea degli anni cinquanta, con velivoli come il Sikorsky CH, l’esercito americano sentì il bisogno di avere un mezzo multiruolo di dimensioni maggiori che potesse trasportare principalmente i feriti al di fuori dalle zone di conflitto.
Il 22 Ottobre del 1956 fu presentato il primo prototipo XH-40 della Bell, successivamente la cabina fu allargata e il mezzo prese la denominazione di YH-40. L’esercito statunitense lo trovò migliore rispetto a quelli a pistoni e considerandolo adatto alle proprie esigenze ne commissionò lo sviluppo: fu la nascita di una leggenda.
Con una fusoliera in semi-monoscocca, snella e allungata, suddivisa in un cockpit e una cabina passeggeri provvista di porte scorrevoli (che nelle foto della guerra erano spesso aperte), con rotore principale e secondario provvisti di due pale ciascuno, aveva caratteristiche strutturali riconoscibili all’istante.
Quando la funzione del Iroquois non era medica, questo era supportato da diversi armamenti: tra i principali una mitragliatrice M60 calibro 7.62mm montata su un braccio mobile oppure due mitragliatrici sempre da 7.62 mm montate esternamente.
La prima versione sperimentale fu il UH-1A, che entrò in servizio con la 101° e 86° Divisione Aerotrasportata e il 57° Distaccamento Medico; nonostante fosse stato pensato soltanto per una valutazione delle caratteristiche, ci furono pressioni che portarono all’utilizzo del Bell in Vietnam nel 1962 con il Distaccamento Medico.
Necessitando di una capacità di trasporto maggiore, il UH-1B (“Bravo”) o modello 205 vide la fusoliera allungata, aumentandone le capacità e permettendo il trasporto di 7 passeggeri, mentre venne rivisto il diametro delle pale anche se la potenza richiesta dalle dimensioni era superiore a quella disponibile.
Il UH-1C (“Charlie”) nacque con un sistema di controllo idraulico ridondante. L’obiettivo principale era quello di avere un mezzo d’assalto, e il risultato fu talmente soddisfacente che venne usato come ispirazione per costruire l’elicottero d’attacco Bell AH-1 Cobra.
Nonostante ciò, il primo Bell Huey ad essere prodotto in serie, con 2008 esemplari, fu l’UH-1D (“Delta”). Basato sul modello del Bell 205, vennero incrementati ulteriormente il diametro del rotore, la durata e la potenza fornita dal suo motore Lycoming T53-L-9 da 1100 cavalli o T53-L-13B da 1400 cavalli. Conseguentemente aumentarono anche le dimensioni delle porte scorrevoli. La cabina passeggeri venne allargata, garantendo la possibilità di accomodare 13 passeggeri o 6 barelle, il doppio rispetto a quelle dei modelli precedenti del UH, rendendo l’elicottero un ottimo MedEvac.
Altra variante del modello 205 (UH-1B) fu il UH-1F, pensato con un motore General Electric T58 (requisito del cliente che operava dei Sikorsky HH-3 Jolly Green Giant, con medesimo turboshaft) e una cabina più piccola ma con la coda più lunga rispetto all’esemplare precedente. Venne usato fino al 1980 come supporto del Air Force, in seguito adibito a funzione forestale contro gli incendi.
La versione più famosa fu l’UH-1H (“Hotel”), con 5435 esemplari prodotti in totale, simile al UH-1D ma con un motore Lycoming T-53-L13B turboshaft da 1400 cavalli e il tubo di pitot posizionato sul parte superiore del mezzo. La produzione iniziò nel 1965 e si concluse nel 1986; alcuni paesi (quali Turchia e Taiwan) acquistarono anche la licenza per poterlo costruire vista l’alta affidabilità.
Con l’evolversi della tecnologia fu introdotto anche una versione bimotore, il UH-1N Twin Huey (modello 208), supportato da due motori Continental XT76. Il progetto fu ulteriormente sviluppato usando motori Pratt & Whitney Canada PT67, riscuotendo talmente interesse da essere ordinato dalle forse armate canadesi e statunitensi. In particolare in Italia fu costruito su licenza dall’Agusta, quando allo stesso tempo veniva venduto ampiamente in tutto il mondo. L’obiettivo di questo modello era sempre finalizzato al soccorso medico, rifornimento e trasporto truppe, ma veniva considerato molto più sicuro rispetto alle versioni precedenti poichè dotato di questo sistema ridondante costituito da due motori.
Recentemente la U.S. Navy pensava di convertire alcuni elicotteri in “droni”, attraverso il progetto Autonomous Aerial Cargo/Utility System Program (AACUS), che renderebbe il velivolo indipendente dal controllo da terra; questo sistema potrebbe portare a nuova vita gli UH-1 (selezionato per il programma) e si rivedrebbe una vecchia gloria ripopolare i cieli…